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25 settembre 1999 – 25 settembre 2023: 24 anni dopo il ricordo di m. Erminia Cazzaniga e m. Celeste de Carvalho è ancora vivo.
La comunità di Lospalo a Timor Est oggi hanno visitato e pregano nel luogo dell’assassinio avvenuto 24 anni fa, assieme ad alcuni laici canossiani e ad alcune famiglie.
Le due consorelle vengono uccise il 25 settembre 1999 dalle milizie filoindonesiane, insieme all’intera équipe pastorale della diocesi di Baucau che sta rientrando con un pulmino in città dopo aver visitato un campo profughi e portato degli aiuti umanitari. Non erano sole… Il gruppo a bordo del pulmino è composto da due diaconi timoresi sui 30 anni, prossimi al sacerdozio, da un giovane studente di teologia e dalle nostre due suore canossiane: una timorese, Celeste de Carvalho e suor Erminia. Vengono uccise, oltre a loro, anche due bimbe orfane e un giornalista timorese che le aveva accompagnate. I corpi vengono trovati da un sacerdote in uno stagno nelle vicinanze del luogo del massacro.
Riportiamo l’ultima lettera di suor Erminia a don Pier Antonio Lardi, parroco di Sirtori, il paese in provincia di Lecco dov’era nata. Scritta il 6 giugno 1999 da Manatuto, la lettera è un bellissimo documento della consapevolezza con cui questa suora è andata incontro al martirio: “siamo in piena guerra” dice, e descrive se stessa come “pecorella tra lupi rapaci”, decisa non tanto ad aiutare ogni bisognoso quanto a “piangere con chi piange”. Più bello di tutto, al centro della lettera, c’è l’abbandono al Signore, nella fiducia di “commuovere” il cuore di Gesù a favore della povera gente martoriata di Timor Est.
“Reverendo e carissimo don Pier Antonio, come saprà già dalle notizie, siamo in piena guerra. Una guerra subdola che tiene la gente sempre nella paura e nell’insicurezza. E’ incominciato un vandalismo diffuso, gruppi formati e appoggiati da militari che infestano e distruggono il paese, uccidendo, saccheggiando e bruciando. Tra i due gruppi – quelli per l’integrazione e quelli per l’indipendenza – c’è una rivalità brutale: per conseguenza morti e distruzioni. Quante persone sono rimaste senza casa, e quanti bambini senza genitori!
“La nostra missione oggi è non solo di aiutare, ma – come dice San Paolo – di piangere con chi piange, condividere con chi è nel bisogno, e dare tanta speranza e fiducia in Dio Padre che non abbandona i suoi figli.
“Mentre i politici fanno campagne di propaganda, noi facciamo campagne di preghiera e offerta di sacrifici per commuovere il cuore di Gesù Cristo, re di pace e amore.
“Chiedo preghiere affinchè la nostra presenza sia di appoggio nella fede, di conforto nel dolore e di aiuto nelle loro necessità. La Madonna, madre di Gesù e nostra, interceda e ottenga dal suo divino figlio il miracolo dell’unità, della pace e dell’amore reciproco. E lei, caro parroco, benedica la sua pecorella che vive in mezzo a lupi rapaci.
“Sua suora missionaria, suor Erminia”.
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