Dall’India, la testimonianza della Madre Provinciale, Sr. Audrey D’Souza, FdCC che ci racconta cosa significhi essere Canossiane e vivere nella gioia di una vita comunitaria. 

La Sua presenza nella nostra vita, come religiose Canossiane, non si limita a sostenerci nell’esistere o nel sopravvivere, ma ci chiama a una vita piena, palpitante, traboccante di senso, ricca di frutti abbondanti, frutti che restano e portano vita!

Come Donne della Parola Incarnata, accogliendo con tutto il cuore il Vangelo di Giovanni 10,10, ci impegniamo a integrare nelle nostre vite e nelle nostre comunità l’interculturalità, il servizio nell’autorità, la formazione e la missione, perché la nostra vita Canossiana possa fiorire nella Chiesa e nel mondo.

Fioriamo, allora, come Canossiane vive e vitali.

Guardiamo all’Interculturalità come al nostro orizzonte spirituale

  1. Avviciniamoci a ogni cultura con cuore umile, riconoscendo il valore unico delle diverse esperienze e visioni del mondo.
  2. Costruiamo comunità inclusive, capaci di accogliere e celebrare la diversità, promuovendo comprensione reciproca e rispetto.
  3. Favoriamo lo scambio dei valori universali propri delle culture, condividendo esperienze, tradizioni e ricchezze per imparare a vivere in pienezza nel mondo di oggi.

Serviamo attraverso una guida ispirata al Vangelo: Serviamo come guide ispirate al Vangelo

  1. Valorizziamo e incoraggiamo gli altri, specialmente chi vive ai margini, affinché ognuno possa contribuire con responsabilità.
  2. Favoriamo processi decisionali condivisi, dove il confronto di prospettive diverse arricchisce e orienta al bene comune.
  3. Viviamo con responsabilità, consapevoli che le nostre scelte hanno conseguenze reali e toccano la vita delle persone.

Camminiamo nella Formazione continua

  1. Diamo priorità alla crescita spirituale, per approfondire la relazione viva con Dio e nutrire la nostra anima con la Verità che non passa.
  2. Coltiviamo la riflessione teologica, per cogliere i segni della fede nel cuore delle culture e discernere il disegno di Dio per ciascuna di noi.
  3. Restiamo disponibili a imparare sempre, nella consapevolezza che la formazione è un cammino continuo che esige fedeltà e dedizione.

Viviamo da contemplative nell’azione missionaria

  1. Siamo testimoni profetiche del Vangelo, contrastando ogni ingiustizia e stando accanto agli ultimi.
  2. Operiamo con passione e con compassione, certi che il nostro servizio può cambiare la vita delle persone e trasformare le comunità.
  3. Annunciamo il Vangelo con il cuore ardente, invitando ogni persona a sperimentare la potenza trasformante dell’amore di Dio.

Fioriamo come Canossiane gioiose e vitali

  1. Irradiamo la speranza che nasce dalla gioia, certe che la fede è forza che ci sostiene anche nelle difficoltà
  2. Coltiviamo la gratitudine, riconoscendo ogni dono ricevuto e rendendo grazie a Dio per la Sua Provvidenza.
  3. Viviamo nella comunione fraterna, consapevoli che siamo un solo corpo, chiamato a crescere insieme nell’amore di Cristo.

Mentre ci impegniamo a fiorire come Canossiane, volgiamo lo sguardo a Maria, Madre di Dio, modello per noi di che cosa significhi essere davvero Donne della Parola.

Maria, Donna della Parola e Madre di noi Canossiane:
Il suo “fiat” – «Avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38) – è testimonianza luminosa di ascolto, obbedienza e abbandono fiducioso alla volontà del Padre.

Perché la nostra vita, la nostra missione, la nostra formazione e il nostro servizio siano autentici, impariamo da Maria, nostra amata Madre, la vera Donna della Parola. Il nostro “sì” a Dio, come il suo, può diventare seme di trasformazione profonda e di crescita non solo per noi stesse, ma anche per coloro che incontriamo sul cammino.

Contempliamo con meraviglia il mistero dell’ALBERO DELLA VITA cresciuto nel grembo di Maria,
e uniamoci a Lei, innestate sull’Albero della Vita, mentre Lei stessa contemplava il Figlio appeso all’Albero della Croce.

Sr. Audrey D’ Souza, FDCC,

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