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Rosario alla mano, con canti religiosi, crocifissi e striscioni, manifestanti di tutte le età hanno preso parte a una quindicina di marce nella capitale Kinshasa e hanno percorso le strade di molte altre città. La prevista marcia a Goma, capoluogo del Nord Kivu, è stata però annullata per evitare “possibili infiltrazioni”.
“No alla balcanizzazione della RDC”, “No all’ipocrisia della comunità internazionale…” Gli stessi slogan sono stati scanditi nelle numerose processioni partire dalle parrocchie congolesi dopo la messa. “La comunità internazionale mostra un atteggiamento ipocrita e compiacente che rasenta la complicità”, si legge in un comunicato pubblicato dai partecipanti alla manifestazione a Kinshasa, nel quale si chiede alle autorità congolesi una serie di provvedimenti. In primo luogo, una profonda ristrutturazione dei servizi di sicurezza. In secondo luogo, le autorità congolesi sono state invitate a intensificare il processo di ritiro della missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella RDC (MONUSCO) dal territorio congolese e il ritiro dalla RDC dalla EAC e dall’organizzazione internazionale della FrancofoniaAlla comunità dei Congolesi di Roma, grande celebrazione domenica 4 dicembre , II Domenica d’avvento, in memoria della Beata Anuarite NENGAPETA. La messa è presieduta dal Cardinale AMBONGO FRIDOLIN, Arcivescovo di Kinshasa, membro del Consiglio Pontificale presentemente in riunione a Roma. Durante l’omelia il Cardinale ha ricordato al popolo Congolese l’importanza di essere unito e di ricercare la propria promozione, senza lasciarsi umiliare, senza prendere paura dei potenti del mondo. Ha chiesto l’intercessione della Beata Anuarite affinché il popolo Congolese acquisti il coraggio di testimoniare l’amore per il Cristo e per l’unità e la pace. Alla messa hanno presenziato anche due altri Vescovi, tra cui Monsignor Benoni Ambarus delegato per la pastorale dei Migranti e numerosi sacerdoti. La cappella, Chiesa della Natività di Gesù in Piazza di Pasquino, luogo di ritrovo della comunità Congolese, si è rivelata troppo piccola per accogliere avvenimenti simili; tuttavia, la gioia dell’essere insieme è esplosa da subito con la lunga processione e il canto di ingresso. Durante la S. Messa, il Cappellano, don Silvestro, ha animato bene la partecipazione dei fedeli e della corale e tutta la Messa è stata vissuta in comunione di preghiera con il Popolo Congolese che in quelle stesse ore viveva nelle città del suo Paese marce silenziose per la pace nel Congo.
Che le intenzioni elevate al Signore in questa giornata, per l’intercessione di S. Anuarite, possano diventare una realtà.
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